LO SPORT PER FARE L’INNOVAZIONE SOCIALE

Conoscere l’innovazione sociale nella pratica attraverso progetti di sport sociale

Inquadramento del concetto

“L’innovazione sociale si concretizza come la creazione di nuove soluzioni che sono in grado, simultaneamente, di incontrare e rispondere ad un bene/bisogno sociale (più efficacemente rispetto alle soluzioni esistenti) portando a nuove o migliorate capacità e relazioni e ad un migliore uso del patrimonio e delle risorse”. Caulier-Grice et al., 2012: 18

Rinnovamento

Negli ultimi anni è costume generalizzare il termine innovazione riconducendo all’ambito tecnologico digitale azioni e significati.
In realtà ogni settore ha la sua specifica innovazione e, l’ambito sociale, ha una letteratura molto ricca e specialistica.
Per aiutare nell’acquisizione del concetto e condividere un modo comune con cui descrivere cosa intendo per innovazione sociale vi riporto tre evidenze:

  • Bisogni sociali
    L’innovazione sociale riguarda le persone e la società che loro vivono. È riferibile ai loro bisogni ed in particolar modo alle risposte in termini di soluzioni a questi bisogni che si è capaci di dare.
  • STOP Creatività
    prendiamo le distanze dal fatto che sia sempre necessaria L’idea creativa e rivoluzionaria per risolvere le esigenze di innovazione.
  • Ri-innovamento
    Nell’ambito dei bisogni sociali, che molto spesso restano i medesimi nel tempo, è molto probabile che servano soluzioni Ri Innovate, anche con piccoli cambiamenti rispetto a sistemi precedentemente efficaci.

Conservatori VS Innovatori

Più volte mi sono trovato a vivere questo dualismo, io personalmente soffro il conservatorismo ma, nello stesso tempo mi rendo conto che sia inutile ricercare sempre e per forza innovazione. Quando una soluzione è ancora attuale è giusto mantenerla. Ritengo però funzionale una riflessione di stimolo alla proattività. La direzione del tempo è verso l’avanti, il cambiamento è insito nello scorrere del tempo, per questo ritengo sia funzionale tenersi sempre una piccola parte di sperimentazione innovativa. Anche quando la soluzione praticata è ancora attuale o almeno in parte funziona e ci rassicura tenerla attiva, sforziamoci di inserire piccoli frame di sperimentazione Innovativa.

Stimolare all’innovazione

Gli interlocutori dell’innovazione sociale hanno necessità di essere stimolati. Mi riferisco a tutti quei soggetti che hanno un ruolo cardine nella cooperazione alla realizzazione dei progetti di innovazione sociale e quindi di sport sociale. Pubblica Amministrazione, Ufficio di piano e ambito, organizzazioni filantropiche territoriali, Consorzi e network di soggetti temporaneamente costituiti per l’erogazione di welfare di comunità.

Tutti loro tenderanno a replicare i processi già noti per attuare azioni di welfare e di utilità sociale, nel farlo richiameranno procedure e modalità in cui si riconoscono e si sentono protetti e rassicurati circa efficacia e funzionamento.

Ma solo questo approccio limita le potenzialità di innovazione. Difficilmente verrà dall’interno di queste realtà la proposta di nuovi strumenti e soluzioni attuative, siamo noi dall’esterno che dobbiamo stimolarli e incentivarli a sperimentare innovazione. Facciamoci quindi portavoce di idee e proposte di nuove possibili strade per favorire lo sviluppo di progetti di Sport Sociale. Se troviamo resistenza modifichiamo il nostro racconto cercando piccoli elementi di sperimentazione innovativa.

Un esempio può essere quello di aiutare gli enti erogatori di finanziamenti e risorse a sperimentare strade nuove, oltre ai bandi, per sostenere e produrre progetti di sport sociale. In molti casi ho riscontrato di come la proposta del bando sia una semplice procedura “sicura” e per tale motivo continuamente riproposta senza troppe valutazioni di potenziamento dello strumento.
Facciamo proposte e rendiamoci disponibili a praticarle e a restituire i feedback di funzionamento.

Il rischio imprenditoriale dell’innovazione

Ho scritto un articolo intero sul tema del rischio imprenditoriale in ambito sociale, riprendo qui alcuni frame relativi al tema trattato.

Se facessimo un paragone con l’impresa tradizionale, viene scontato associare il rischio che l’imprenditore si assume con le probabilità e possibilità di successo/insuccesso dell’iniziativa proposta.

Nell’ambito sociale l’elemento che fa saltare l’equazione è l’assenza di un interesse diretto e misurabile di ritorno per colui/coloro che si assumono il rischio.

Esiste un interesse che è il benessere della comunità, migliore è l’iniziativa prodotta, maggiori saranno i benefici per la collettività, dai beneficiari diretti a tutte le persone che la vivono in termini di impatto sociale.
Resta quindi rilevante attivare processi e percorsi che possano favorire innovazione, difficile immaginarsi che esistano singoli soggetti che da soli si carichino dell’intero rischio dell’innovazione. Più facile promuovere una copartecipazione comunitaria al rischio di progetto.

Il ruolo fondamentale che ognuno di noi può assumersi è quello di leader di questo percorso, di promotore di iniziative innovative, magari di sport sociale.

Action

Ecco alcuni mie consigli che se vuoi puoi attuare. Se hai altre ipotesi, idee e proposte segnalale pure nei commenti:
  • Coinvolgere persone sulla missione
    Testa la missione del tuo progetto, parlane alle persone e cerca di osservare la reazione. Fai domande ed approfondisci il tema della mission, cerca di vedere se la missione del tuo progetto vai in risonanza con i loro valori. Stimola ad azioni in favore dello scopo del progetto. Poni loro davanti all’importanza degli obiettivi di missione svincolandoti dal tuo piacere personale di realizzare il progetto.
  • Condividere il rischio, prendersi il proprio pezzo di sfida
    Stimola le persone che hai incontrato, sia come singoli individui che come rappresentanti di organizzazioni più strutturate, a prendersi una parte del rischio, a giocare con te la partita della realizzazione del progetto. Difficilmente, soprattutto all’inizio, si avrà la certezza che il progetto funzionerà al 100%, proprio per questo serve condividere la responsabilità anche con altri che, come noi, siano fermamente determinati a portare a termine la missione, a vincere la sfida dell’attuazione
  • Trovare chi mette a terra
    Con l’avanzare dell’età la mia pazienza è sempre più labile, purtroppo mi indispongo facilmente e molto presto. Tra i motivi che mi rendono particolarmente nervoso c’è la predica dei massimi sistemi: “Bisogna dare più fiducia ai giovani”, “Il welfare ha bisogno di innovazione”… I classici proclami che, appena proferiti, mi proiettano davanti l’immagine della distanza abissale con il piano di azione. Il percorso di realizzazione è la cosa più difficile, più ostica, più interminabile… di contro la capacità realizzativa è la qualità più eccelsa da ricercare. Attenzione che si va ben oltre il saper fare, mi riferisco infatti alla capacità di progettare un piano di azione e di saperlo portare a termine, nonostante tutto. Quindi, validata l’idea di progetto, dedicate attenzione all’esecuzione curando di preservare la volontà di arrivare alla realizzazione finale.
  • Superare la logica capitalistica in cui si lavora solo per un guadagno, mettiamo attenzione sul valore dell’innovazione sociale
    Come dico spesso, l’innovazione sociale riguarda il contesto sociale in cui ci troviamo a vivere, noi, le nostre famiglie, i nostri amici, la comunità di cui facciamo parte. La logica capitalistica ci ha trasmesso un approccio fortemente orientato alla ricerca di un ritorno personale, ad un benessere che, prima di tutto deve essere nostro, goduto da chi lo genera. Prodigarsi per l’innovazione sociale porta valore anche a noi e migliora il contesto in cui noi, oggi, domani e in futuro, svilupperemo le nostre vite. Per la suddetta cultura è molto difficile pensare che ciò per cui ci impegniamo perseguendo innovazione sociale, possa generare un ritorno che è anche nostro, ma in realtà io penso che più lo favoriamo più ne avremo un beneficio.
  • Lavorare tanto per la diffusione della missione
    In stretta relazione con il primo punto, risulta rilevante anche impegnarsi per diffondere la missione del progetto, la spiegazione del perchè lo stiamo promuovendo e realizzando. Oltre ai partner con cui lo condividiamo, è bene che tutti conoscano a pieno lo scopo di missione che sta dietro alla nostra azione socio sportiva. La diffusione della missione potrà quindi offrire un posizionamento più autorevole al nostro progetto, superando magari il luogo comune del “che bravi che fanno giocare i bambini”. Questo aiuta anche a fare cultura sull’innovazione sociale. Un’attività ludica e di intrattenimento per gli anziani, ad esempio, spiegata e raccontata anche nei suoi scopi di missione, può diventare un progetto di welfare di comunità.

10 Tips sociosportive

  1. Rinnovare VS creatività
    Per innovare bastano piccoli RI-Innovamenti a soluzioni già presenti
  2. Valore per Persone
    Innovazione sociale serve a portare nuovo valore alle persone, a noi cittadini che viviamo le comunità.
  3. Innovazione sportiva
    Lo sport può essere uno strumento per realizzare Innovazione Sociale.
  4. Progetto sportivo
    Cambiamo modo di definire le attività sportive: un corso sportivo ha meno potenza di un progetto sportivo.
  5. Potenziamo le attività
    Le attività sportive che proponiamo possono essere più potenti se le concepiamo come progetti sportivi
  6. Missione sportiva
    Dotiamo i nostri progetti di una missione di valore
  7. Sport è Esecuzione
    Dedichiamo energia ed attenzione alla realizzazione pratica dei massimi sistemi, oggi saper mettere in esecuzione un progetto è un grande valore.
  8. Condividiamo gli sforzi
    Come insegna lo sport, si può trarre beneficio dalla condivisione della fatica. Cerchiamo alleati per realizzare progetti sportivi di utilità sociale.
  9. Innoviamo per allenarci
    Teniamoci attenti al cambiamento, pronti a modificare i nostri progetti al mutare dei bisogni dei beneficiari e delle caratteristiche di contesto.
  10. Copiamo ed incolliamo
    Lo sport è l’ultimo arrivato nel mondo dell’innovazione sociale, capiamo da altri enti più esperti come poter realizzare politiche sociali e di welfare attraverso l’innovazione sportiva.

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