Curare e nutrire lo schema di reciprocità che supporta il funzionamento di un progetto
Indice
- Introduzione
- Dal business model al modello di management dello sport sociale
- 2 Grandi Classici
- Risorsa chiave
- Conclusioni
Introduzione
Non so se è corretto chiamarli modelli di management ma sono alla ricerca di un modo differente da “modello di business”, quindi utilizzare la parola management rispecchia meglio il concetto che voglio trasmettere e che secondo me si addice allo sport sociale. Lo schema con cui maneggio il progetto sociale per poterlo far funzionare. Ci metto mano per personalizzarlo, per farlo mio, per adattarlo un pochino al contesto comunitario in cui attuo il mio progetto di sport sociale.
Dal business model al modello di management dello sport sociale
Il più conosciuto metodo per costruire il modello di business di un progetto è il business model canva, un schema vuoto da riempire secondo le modalità del\ progetto che vogliamo rappresentare interconnette le diverse aree da cui è composto.
E’ un metodo classico utilizzato per rappresentare il funzionamento dei business e che si limita alla mera descrizione di funzionamento, infatti non prevede di indicare cifre, budget ed evidenze economiche ma solo logiche, modalità ed espressioni di azioni.
In tempi più recenti con il prendere spazio dell’imprenditoria sociale, si è venuto a consolidare anche il social business model canva. Con alcune aree in più ed alcuni cambi di interpretazione si rende funzionale a rappresentare il modello di business di azioni a rilevanza sociale.
Nella mia esperienza di questi ultimi anni, anche attraverso informazioni acquisite grazie allo studio e all’approfondimento didattico, ho raccolto nuove informazioni mosso dall’esigenza di arrivare a schematizzare con quanta più precisione ed utilità possibile, il modello con cui può funzionare un progetto di sport sociale.
Con al centro la creazione di valore per i propri beneficiari, con azioni di coinvolgimento del target che restano a cavallo tra l’off-line e forme dirette e relazionali di comunicazione digitale, si configura come modello altamente ibrido. Spesso può essere utile per un singolo progetto ragionare con una sovrapposizione di schemi di management.
A seconda del progetto i partner possono essere solo degli alleati oppure rappresentare un principio di revenue su cui si basa il progetto.
La creazione del valore si basa sulla ricerca di sincronizzazione di vari elementi come la ricerca e il nutrimento di volontari quali risorsa chiave e, allo stesso tempo, la ricerca di finanziamenti tramite comunicazione e fundraising.
Un grande tema che divide gli addetti ai lavori del sociale è la possibilità/necessità che i beneficiari paghino o fruiscano gratuitamente del servizio. I più puri restano sulla totalità di un servizio gratuito mentre, nelle moderne proiezioni, si invita comunque a ricercare, indurre, generare una domanda pagante anche minima o integrativa.
Il sistema dei costi si porta dietro il tema della comunicazione, spesso azione chiave per poter lavorare sul fundraising e sulla fidelizzazione dei parnter.
Personalmente sconsiglio il sistema della progettazione quanto meno come unico principio con cui sostenere l’attività progettuale. Soprattutto in fase di avvio la ricerca di finanziamenti tramite la presentazione a call e finanziatori pubblici/privati è utile e consigliata ma, con il passare del tempo, l’azione progettuale deve poter trovare, all’interno delle sue logiche, il modo per generare revenue ed introiti.
Alcuni si appendono in modo troppo speranzoso al sistema delle sponsorizzazioni, alle volte quasi proiettando aspettative irreali. Il processo di coinvolgimento delle aziende private ha ragione di esistere ma anche questo va inserito all’interno di un piano strategico professionale in modo che, nel tempo, se seguito con attenzione e professionalità, potrà rappresentare un valore rilevante nel piano manageriale ibrido del nostro progetto di sport sociale.
2 Grandi ClassiCI
Come si può ben capire Il tema del modello di funzionamento è ampio e variegato. Avremo modo di tornarci e di approfondire i diversi aspetti. Per integrare quanto scritto fino ad ora, nella speranza di poter favorire delle riflessioni utili a consolidare o integrare i modelli di tanti progetti di sport sociale, lascio due note su argomenti annoverabili tra i grandi classici del Social Sport Management.
- Stakeholder network
mi collego al precedente articolo (se non lo hai letto trovi qui il link) sul tema dello stakeholder network. Gli stakehodlder fanno parte del modello di funzionamento del nostro progetto di sport sociale. Nell’analizzarne scopi, funzioni, ruolo sociale, è necessario comprendere in che area mettere lo stakeholder. Sono partner? Sono una categoria di beneficiari? Sono terzo pagante? Comprendere questo elemento è rilevante nell’orientare la relazione con lo stakeholder, definisce con precisione cosa condividere, cosa chiedere, cosa aspettarsi dal rapporto. Sempre in tema di stakeholder Network, non tutti i potenziali alleati territoriali possono avere interesse ad essere coinvolti nel modello di Management del nostro progetto di sporto sociale - Volontari
Concepire i volontari come risorsa chiave e quindi come elemento presente all’interno del modello di management ha una rilevanza strategica fondamentale che richiede attenzione e cura nel concepimento della natura dell’ingaggio, del nutrimento e della fidelizzazione di tutti i volontari aderenti al nostro progetto. Prestarsi come volontario è ben diverso da ricercare servizi “professionali” gratuiti per il semplice fatto che si devono contenere i costi. Per poter rappresentare un valore per il progetto è necessario che la progettazione del contributo volontario delle persone sia concepito e gestito come un asset previsto dal modello di management sociale.
Risorsa chiave
All’interno del modello, una casellina rilevante è quella dedicata alle risorse chiave. Si tratta di riuscire ad individuare quali sono gli elementi imprescindibili senza cui il progetto per derebbe la sua capacità di funzionare, di esistere. Possono essere dei fornitori, dei collaboratori, delle strutture sportive, dei macchinari nel caso di business di produzione… Alle risorse chiave, nel modello, corrispondono dei valori di costo perché, spesso, ma non sempre, generano un uscita di danaro.
Nel caso del nostro progetto di sport sociale, è bene considerare, soprattutto nelle prime fasi, che la risorsa chiave siamo noi. Siamo l’elemento senza cui il complesso meccanismo di ingranaggi non si azionerebbe correttamente. Solo con il passare del tempo tale elemento potrà modificarsi.
Questa consapevolezza deve attivare importanti riflessione sulla modalità con cui programmare e attuare il complesso meccanismo di attivazione, sviluppo e mantenimento del progetto.
Questa evidenza, anche in presenza di capitali con cui poter remunerare risorse, è imprescindibile e, a mio avviso per fortuna, è fortemente legata alla motivazione di chi promuove il progetto. Su questo elemento invito ad approfondire all’interno della rubrica “vivere di Sport Sociale” che viene distribuita attraverso la newsletter bisettimanale a cui è possibile iscriversi nel box in coda all’articolo.
Conclusioni
Personalmente sono molto affascinato da questo argomento, lo trovo di grande stimolo. Ideare e trovare le modalità per verificare se un modello di funzionamento di progetto possa garantire durabilità nel tempo, mi coinvolge molto.
Lo vedo come un insieme di ingranaggi che si influenzano reciprocamente e che, se ben montati, possono far muovere una grande macchina.
Curarne la lubrificazione, la posizione reciproca dei meccanismi, la manutenzione e l’eventuale sostituzione di alcuni pezzi, è un processo rilevante e molto importante.
Tra le cose che posso testimoniare è che per curare tale processo sono necessarie alcune specificità quali:
- La pazienze di saper attendere e accogliere i feedback, soprattutto se negativi come spesso quelli iniziali.
- Competenze manageriali, da coltivare si con la pratica ma anche con lo studio, la ricerca e la disponibilità a mettersi in gioco.
- Ascolto e Osservazione dei fenomeni sociali che che prima, durante e dopo, si accompagnano al nostro progetto scandendone il ciclo dei bisogni e della possibilità di continuare ad essere attuale come strumento di risposta.