Nel condurre ci si trova spesso a dover protrarre degli impegni anche quando vorremmo tanto fermarci, tirare il fiato, recuperare energie. Eppure non possiamo esimerci dal restare, dal dare il buon esempio, dal terminare un impegno perchè siamo noi i condottieri.
Sebbene spesso ci si possa sentire molto simili ad un super eroe è necessario fare i conti con l’energia, con la disponibilità di benzina nel preciso istante dello sforzo.
Questo è un tema in cui la consapevolezza gioca un ruolo fondamentale, anzi, determinante.
Come possiamo renderci sempre più consapevoli delle energie necessarie per affrontare tutti i nostri sforzi? Come possiamo migliorare la capacità di valutazione a priori di quanta energia ci vorrà per terminare al meglio tutti gli impegni? Come possiamo migliorare la distribuzione delle nostre energie nel breve, medio e lungo periodo.
Di certo non riuscirò in poche righe a trasferire la grandezza di questo argomento, ma ecco qualche primo consiglio per procedere. Si tratta, anche in questo caso, di un percorso di consapevolezza, di un cambiamento strutturale da apportare ai comportamenti di conduzione.
La prima abitudine su cui agire è la misurazione degli sforzi.
Consiglio di farlo sotto due aspetti, quello più materiale, ad esempio la durata e, poi, quello più mentale, quanto vi piace o no.
Se usate una scala da uno a 10 riuscite sicuramente a trovare un’ampia gradazione per determinare le differenze tra uno sforza ed un altro.
Potete poi moltiplicare i due numeri per trovare un coefficiente di fatica, in questo modo più azioni e sforzi catalogherete maggiore sarà la vostra consapevolezza nella programmazione dettagliata delle giornate che, sebbene siano fatte sempre delle solite ore, possono generare fatiche differenti e necessitare energie consapevoli diverse.
Un approfondimento al tema nel podcast di oggi di palla al Balzo alino qui sotto.