Giochi Olimpici e Sport Sociale

Come il Terzo Settore Può valorizzarli per creare Impatto Sociale

Lo sport Sociale può prendere valore dai Giochi Olimpici grazie all’impegno professionale del terzo settore sportivo

Introduzione

Se mi segui da un po’ sai che i miei contenuti mirano a dare spunti per generare azioni pratiche e concrete per fare in modo che lo sport possa esprimere tutto il suo potenziale arrivando ad essere uno strumento funzionale alla creazione di valore sociale.

Se sei un imprenditore sociale, uno startupper, un dirigente sporttivo, un titolare di impresa sociale, un appassionato di sport, un rappresentate di pubblica amministrazione puoi leggere e raccogliere qualche riflessione per poi scegliere cosa farne. Se hai piacere puoi scrivermi nei commenti i tuoi pensieri e/o contattarmi per approfondire le riflessioni.

Per riattivarmi dopo la pausa estiva ho scelto di partire dal tema dei Giochi Olimpici che, come ogni volta, ho vissuto con grande entusiasmo e partecipazione. Ho scaricato l’app di Parigi 2024, memorizzato il programma giornaliero ed organizzato il mio tempo di vacanza per cercare di essere presente agli eventi salienti che più mi coinvolgevano.
Oltre alla partecipazione emotiva da tifoso, sono state molte le riflessioni e le immagini che mi si sono attivate in relazione alla mia attività professionale.

Ho quindi scelto di riassumerli in questo articolo.

C.O.N.I. e TERZO SETTORE

Se hai seguito i miei webinar o partecipato ad alcune mie presentazioni dal vivo, sai che questo è un capitolo a cui dedico sempre spazio per aiutare a contestualizzare l’evoluzione sociale che possiamo raccontare parlando di sport.

I Giochi Olimpiaci celebrano la funzione istituzionale del CONI: la preparazione degli atleti per partecipare e competere nei giochi al termine dei 4 anni che intercorrono tra un’edizione e la successiva (è questo il vero significato di Olimpiade). Questa concezione per anni è sembrata fosse l’unica a legittimare la pratica sportiva. Fare attività sotto al “cappello” del CONI, ovvero con società iscritte ad enti di promozione e federazioni sportive, ti conferiva l’etichetta di “sportivo”. Mancava ancora tutto quel movimento che oggi raccoglie la pratica generalista e che io definisco sport sociale.

L’accelerazione di questi ultimi anni è proprio dovuta a cambiamenti sociali sulla pratica sportiva che si sono poi portati dietro riforme e riorganizzazioni strutturali oggi sotto gli occhi di tutti. La nascita di “Sport e Salute”, la riforma dello sport, la riforma del terzo settore. Oggi la pratica sportiva ha una funzione che sempre più aiuta lo sport a rivestire un ruolo rilevante nel percorso di welfare della nostra società. Sono ormai anche organizzazioni afferenti al mondo di terzo settore ad erogare azioni ed attività sportive e all’interno di ASD e SSD si iniziano a contemplare azioni e attività volte anche alla promozione dello sport in senso lato.

Con i Giochi Olimpici possiamo quindi allenarci a ragionare e sviluppare pensieri su come la dimensione sportivo-competitiva veicolata dalla più grande manifestazione sportiva mondiale, possa inserirsi in questo quadro di sport sociale.

Il potere ispirazionale dei Giochi Olimpici

Il primo valore che noto e che utilizzerei è quello ispirazionale veicolato sicuramente dalla dimensione mediatica ma anche dalla storia che tale evento si porta con sè. Vedere in televisione ed oggi anche sui social network, le gare, conoscere gli atleti e le loro storie, scoprire nazioni, crea emozione, trasporto e voglia di trovarsi in qualche modo coinvolti in questo grande gioco mondiale.

Uno degli effetti innescato dalle Olimpiadi che ricordo della mia infanzia è il precipitarsi in cortile per organizzare tra noi bambini una versione “home made” delle gare viste in tv.

Il settembre successivo ai Giochi Olimpici si registrano sempre iscrizioni boom nelle società sportive soprattutto negli sport che hanno riscosso successo e ottenuto molta visibilità.

L’influenza sulla pratica…

Dopo i Giochi Olimpici è più acceso il sentiment sportivo in grandi e piccini, questa è una leva formidabile per agire sull’indice di sportività della popolazione: abbiamo quindi la possibilità di accogliere molte più persone nella pratica sfruttando l’effetto olimpico.

Si tratta di mettere in campo azioni capaci di sfruttare questo fenomeno, sicuramente si pensa subito alle istituzioni statali sportive che hanno tutto l’interesse ad appoggiarsi sulla scia di popolarità e clamore. CONI, FEDERAZIONI SPORTIVE, SPORT E SALUTE, MINISTERI… In realtà come già detto per altri argomenti, la possibilità di intervenire da parte di queste istituzioni può essere solo in modo indiretto e per lo più generalista. Loro non sono a contatto con l’utenza, con i beneficiari finali dell’attività sportiva. Inoltre, nella mia esperienza professionale ho notato come spesso si generi un atteggiamento di attesa di indicazioni e spunti da parte loro per poter passare all’azione. Questo fenomeno accade anche nei momenti ordinari ma, a ridosso della fine dei giochi Olimpici, rischia di far svanire l’effetto Olimpico di entusiasmo per la pratica sportiva.

Suggerisco quindi un approccio pratico operativo da parte di chi ha contatti con i beneficiari finali ovvero il mondo del privato sociale territoriale quello che sempre di più viene definito come terso settore a cui aggiungerei l’aggettivo “sportivo”

Il ruolo del terzo settore sportivo

Quale può essere il ruolo pratico e operativo del terzo settore sportivo per massimizzare l’effetto olimpico e favorire un potenziamento e un consolidamento della pratica sportiva nella popolazione delle nostre comunità?

Io suggerisco e pratico un approccio che inverte il principio attendista delle istituzioni citato sopra e contempla un atteggiamento proattivo e propositivo.

Questo mi consente prima di tutto di evitare di vanificare l’effetto olimpico inoltre può portare valore proprio alle istituzioni che, se stimolate dal basso possono offrire azioni sinergiche alle attività.

Ecco un elenco di azioni che il terzo settore sportivo può immaginarsi per il proprio territorio, comunità, beneficiari, persone:

  • interventi divulgativi pratici e/o teorici per le scuole
  • giornate multi sportive per la comunità
  • missioni sportive comunitarie
  • progetti sportivi sociali con nomi che richiamano i concetti olimpici (olimpiadi della terza età, nonni olimpici, scuola a cinque cerchi)
  • All’interno di organizzazioni con corsistica si può pensare di organizzare momenti di pratica di altri sport per allargare la base esperienziale dei partecipanti
  • … suggeriscine tu qualcuno

Ad esempio nel Coach di Quartiere, durante i giochi olimpici abbiamo dato compito ai PlayMaker di parlare con volontari e bambini dei giochi, di commentare gare e risultati ogni giorno e di fare si che nascessero attività capaci di cementare la dimensione sportiva del progetto valorizzando la scia olimpica

Riferimenti alle potenzialità di impatto

Se hai letto alcuni miei contenuti specifici sull’impatto sociale o partecipato alle mie serate tematiche, sai che quando mi riferisco all’impatto sociale intendo descrivere il cambiamento di medio lungo periodo che un progetto, una politica di comunità, un’azione educativa è in grado di portare e rendere stabile nelle persone, nel territorio, nella comunità di riferimento. Quindi possiamo pensare a come il modello dei giochi olimpici possa diventare funzionale a questo. Ricollegandomi al paragrafo precedente posso quindi dire che il terzo settore sportivo può adoperarsi per utilizzare i Giochi Olimpici, il loro effetto ispirazionale per puntare a questo risultato. Mettersi in gioco per rendere sostenibile il potenziale cambiamento ispirato dai giochi.

Tale cambiamento sarà tanto più efficace quanto promosso dal territorio. Tra le accortezze da tenere presente si può considerare di informare e coinvolgere le istituzioni sportive per stimolare sia alla collaborazione che alla massimizzazione dell’impatto sociale generato. Una Federazione e il CONI di conseguenza può attivarsi per amplificare alcuni messaggi, collaborare per massimizzare buone pratiche, aggiungere valore ad un progetto locale di Promozione Sportiva e dei valori olimpici che, prima di promuovere la vittoria, raccontano di gioco sportivo, di partecipazione consapevole e paritetica, di impegno, di cura della propria forma fisica e tante altri elementi che possono essere declinati nella quotidianità di ogni comunità.

10 TIPS

  1. Terzo Settore Sportivo
    è una nuova dimensione a cui dare contenuti ed identità a cui imparare a connettere i giochi olimpici
  2. Costruisci uno stadio Olimpico
    la fantasia, soprattutto nei bambini, è un grande elemento su cui fare leva, utilizzala nel tuo contesto
  3. Utilizza gli Atleti
    parla e fai conoscere alle persone gli atleti olimpici, sfrutta la loro esposizione, le loro dichiarazioni e gesta per agganciare emozioni sportive
  4. Olimpismo ed Educazione
    sono ottimi contenuti per programmi formativi da proporre alle scuole
  5. Ritualità
    i giochi olimpici contengono molti riti, pensa a quali possono possono essere traslati nella tua quotidianità per creare valore al tuo contesto, ai tuoi progetti e ai tuoi beneficiari
  6. Ciclicità
    Il Giochi Olimpici tornano ciclicamente offrendoti la possibilità di utilizzare i contenuti e le tematiche in modo ricorrente, migliorarne l’erogazione o proporne nuove versioni. Investi su questo
  7. Sostenibilità Sociale FIRST
    Pianificare progetti che possano continuare a generare impatto sfruttandone le scia ispirazionale, come programmi di volontariato o iniziative educative continuative e ricorrenti
  8. Metti in pratica
    “Giochi Olimpici di Comunità”, “A Scuola di Olimpiade”, “Nonni Olimpici”, “Le Olimpiadi della famiglia”, “Un Atleta, Un Bambino”. 5 titoli per ispirarti iniziative da organizzare praticamente
  9. Disciplina regina
    L’atletica leggera è la disciplina regina dei Giochi. All’interno di essa si possono trovare ottime specialità da cui iniziare un progetto, un programma o un evento a tema olimpico
  10. Olimpionico o Olimpico
    Sai che differenza c’è tra un atleta olimpico ed un olimpionico? rispondimi nei commenti

Conclusioni

Tra i messaggi emersi in modo forte e chiaro dai recenti giochi olimpici a seguito delle dichiarazioni della nuotatrice Benedetta Pilato, c’è sicuramente il tema dalla partecipazione sportiva come elemento a cui dare maggiore attenzione a discapito di una eccessiva promozione della vittoria come unico scopo dello sport. Vi assicuro che una promozione e un raconto differente sull’importanza di intraprendere un percorso sportivo in modo libero e svincolato dall’ottenimento di risultati, aiuterebbe e potenzierebbe una pratica di base e sociale. Si può promuovere una pratica sportiva anche per prendere parte a progetti e attività valorizzando il percorso e non solo facendo leva sulla persecuzione di risultati agonistici.

Il Terzo Settore Sportivo può farsi carico di questa missione tenendo saldo il racconto di come l’impegno sia fondamentale per raggiungere risultati sportivi ma aggiungendo anche ingredienti utili al racconto del meraviglioso mondo della pratica sportiva in senso lato.

Keep in touch

Oltre a poter trovare sul mio sito nuovi articoli e riferimenti alle iniziative organizzate da me e da L’Orma, nelle prossime settimane darò spazio alla programmazione dei lavori della Commissione Innovazione Sociale del CONI Lombardia, seguimi per restare aggiornato e poter partecipare ad eventi ed iniziative.

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