Sport, docenza e innovazione sociale

Soluzioni per coniugare lo sport sociale di comunità con l’insegnamento dell’educazione civica

Indice

Introduzione antefatto motivazioni mie di Claudio a scrivere questa cosa

Di recente ho condotto un momento formativo con alcuni docenti sul tema dello sport come strumento di Innovazione Sociale. Nel prepararlo ho scelto di stimolare la visualizzazione di un nuovo ruolo per il docente che possa bene accompagnarsi a ciò che già ordinariamente svolge e che possa potenziare le funzioni e le ricadute sociali.

Siamo sicuramente abituati ad utilizzare cose e persone per le funzioni che di queste conosciamo, una forchetta la viviamo come strumento per mangiare e difficilmente la utilizzeremmo anche come… ferma capelli, cacciavite, apri bottiglie… Allo stesso modo i ruoli e le funzioni che le persone svolgono nelle loro attività.

Ho quindi cercato di capire come il docente potesse arrivare a rappresentare anche altro oltre il suo usuale ruolo di insegnante.

Tra le obiezioni che mi sono immaginato c’è quella di una resistenza ad accogliere un cambiamento, la giustificazione di questo attraverso una vita professionale già ricca di compiti e funzioni che vanno oltre all’insegnare. Ma questa è una modalità che ricorre in tutte le persone quando si sentono costrette ad andare oltre all’ordinario, a fare quello sforzo in più apparentemente ingiustificato, poco necessario. Spesso mi sono trovato a constatare che, proprio il pezzettino in più, la parte “oltre” è quella che può fare la differenza, creare un valore che oltre a nutrirmi personalmente, nel tempo saprà restituirmi qualcosa di più o meno grande.

Come spesso dico sono le convinzioni a guidarci, per me la scuola superiore resta un potenziale rilevante per ogni territorio, l’energia che i giovani hanno è un patrimonio da canalizzare. Voglio quindi vedere ogni istituto come fucina di persone di valore che hanno necessità di essere orientati. E’ inevitabile che oltre alla didattica l’insegnante si trovi nella posizione di poter influenzare, orientare, stimolare i giovani a interpretare vita e futuro.

C’è sicuramente accesa un’immagine in noi che delinea la scuola come contesto in cui i professori sono concentrati sullo svolgimento del programma didattico, spesso con un orientamento al presente, ovvero al mero loro bisogno di svolgerlo.

Gli studenti ci appaiono come corpi estranei, da cui molti adulti prendono le distanze perchè preferiscono definirli “vuoti”, “annoiati”, “male educati”… non ci sono più i giovani di una volta.

Tutti presupposti che tengono lontano ogni intenzione di poter immaginare funzioni ispiratrici e propositive.

Ma è sempre possibile trovare degli spiragli per insediare il seme del cambiamento e della proattività. Oggi vi parlo di ciò che ho visto neI ritorno dell’obbligatorietà dell’educazione civica.

Da un lato è un bisogno dei docenti, dall’altro una possibile connessione pratica e diretta con la società per i ragazzi.
Ho pensato quindi che possa essere un aiuto per i docenti ad impegnarsi per un ruolo diverso e più rilevante nella vita dei ragazzi.

Pensiero laterale sul ruolo

Il primo attivatore di un nuovo circolo virtuoso è quindi il docente che ha la possibilità di iniziare a vedersi in modo differente rispetto a prima, allenando e implementando un pensiero laterale del proprio ruolo: quale altra funzione può svolgere utile ai ragazzi e funzionale al proprio percorso professionale anche se meno in linea con i propri compiti istituzionali.

Ho scelto tre elementi da cui poter trarre spunto per immaginarsi questa nuova funzione di attivatore civico:

  1. Sostenibilità Sociale. Riguarda le persone, la descriverei come la capacità di alcune azioni di resistere in modo flessibile al passare del tempo e ai cambiamenti sociali dei diversi contesti. Ambire a creare modalità capaci di essere socialmente sostenibili può riguardare anche la funzione di un docente. Pensare quindi a come poter generare funzionalità sociale attraverso il proprio ruolo in modo che si generino comportamenti stabili nel tempo capaci di armonizzarsi con il contesto sociale.
  2. Innovazione Sociale. Il tempo scorre, le società mutano ed evolvono, i bisogni delle persone cambiano e richiedono nuove soluzioni. L’innovazione sociale serve per trovare queste risposte, la scuola può appartenere ai soggetti capaci di contribuire a queste soluzioni. L’educazione civica del 2024 va ben oltre alla “materia didattica tornata obbgligatoria” è l’opportunità per contestualizzare la scuola con la società che oggi chiede altro rispetto a studenti che conoscano la costituzione italiana.
  3. Creazione di valore. Con questo concetto intendo accendere l’attenzione del docente sulla possibilità di ambire a qualcosa che va oltre al prorio ritorno. Uno stimolo a lavorare per fare in modo che attraverso l’impegno verso gli studenti si possa generare un valore per la società, per la comunità oltre che per i ragazzi stessi.

Soluzioni e valore potenziale oggi

Nel pratico la mia proposta è di potenziare la funzione del ruolo classico del docente: lo faccio diventare promotore di innovazione sociale. Ci saranno sicuramente delle obiezioni, soprattutto relative alla percezione del tempo ulteriore da investire, ma, in realtà, la mia proposta è di lavorare per creare un metodo che possa nel tempo sostenere il docente nello svolgimento del programma con modalità capaci di autolimentarsi o aver necessità del medesimo tempo investito oggi per svolgere le funzioni già note.

“L’educazione civica promossa attraverso il volontariato sportivo per creare valore sul territorio”
Il docente, o l’intero corpo insegnanti di una classe o di un istituto, può abbracciare il tema del volontariato sportivo per svolgere il programma, o una parte di esso, di educazione civica.

Tale modalità prevede:

  • L’interessamento da parte del docente del terzo settore locale
  • La stesura di un vademecum di parametri da rispettare nella proposta agli studenti da parte del privato sociale

Operativamente l’insegnante raccoglie informazioni sulle realtà locali e le invita ad una ad una a scuola a raccontare la propria attività agli studenti avendo cura di concordare l’aderenza alle tematiche del programma di educazione civica.

Chi interviene, potrà/dovrà inoltre fare una proposta di volontariato sportivo agli studenti avendo cura che le proposte e le modalità rispettino i parametri stabiliti e funzionali al successo dell’iniziativa. Tale obiettivo si intende raggiunto quando i ragazzi, al termine dell’intera esperienza forniranno feedback positivi in merito all’utilità del percorso e, allo stesso modo, la realtà privata coinvolta esprimerà piena soddisfazione del percorso fatto con e per gli studenti.

I principali parametri da considerare

  • Si parte da un’unità didattica di 1/2 ore di promozione dei valori cividi dell’ente coinvolto che, insieme al docente prepara l’intervento
  • Le realtà locali (ETS; SSD) devono avere un progetto ben definito per gli studenti che intendono coinvolgere
  • La struttura del percorso di volontariato deve essere armonizzata con l’impegno scolastico del ragazzo (ad esempio in termini di ore e giorni di impegno)
  • È necessario che la realtà privata abbia un referente dedicato alla gestione degli studenti volontari
  • La proposta presentata deve essere orientata al valore per la comunità superando le esigenze individuali degli enti coinvolti
  • La realtà privata si deve rendere disponibile per seguire le modalità che la scuola richiede per presentare l’iniziativa agli studenti
  • La scuola si deve impegnare per creare un metodo di lavoro che negli anni possa ottimizzare gli sforzi e incrementare l’offerta di ooportunità per il territorio e per gli studenti

10 TIPS socio sportive

  1. Soluzione Volontariato
    Se la didattica dell’educazione civica può presentarmisi come un problema, la promozione del volontariato sportivo può essere la soluzione
  2. Docente Innovatore
    L’innovazione sociale promuove la ricerca so nuove o rinnovate strade per rispondere ai bisogni delle persone
  3. Ricerca del Metodo
    Orientarsi ad una modalità che metodicamente, negli anni possa autorinnovarsi
  4. Promuovere il valore generato
    Nel condurre la propria rivoluzione civica-didattica la promozione del valore generato potrà aiutare nel superare gli impedimenti
  5. Scegliere la prima esperienza
    Un buon modo per iniziare con successo è cercare e favorire una prima esperienza con una realtà locale nota approfondendone prima la conoscenza
  6. Sentiment degli studenti
    Farsi orientare dal tipo di esperienza ce potrebbero gradire gli studenti
  7. Principi, linee guida e patti educativi
    Obbligatori per disciplinare il funzionamento della progettualità per tutte le parati in causa
  8. Missione first
    Fare in modo che siano le missioni di realtà e persone ad emergere nella proposta verso gli studenti
  9. On TIME
    Dare una tempo definito all’esperienza oggetto del lavoro
  10. Feedback e riprogettazione
    Il cuore del lavoro del docente per ottimizzare nel tempo tale azione sarà il lavoro di raccolta dei feedback con il fine di riprogettarli per gli anni a venire

Conclusioni

Guardare oltre all’ordinario è cosa insolita, diventare operativi ancor di più, soprattutto dopo i primi ostacoli che si incontrano ed è bene aspettarsene. Ma se guardo tutto questo dalla fine, se osserviamo il sistema che funziona perchè reso operativo possiamo percepirne la soddisfazione. Un processo che si autoalimenta con realtà del terzo settore che annaulmente si propongono o rinnovano la propria disponibilità, che stimolati da questa opportunità cercano di darsi una struttura ad hoc per accogliere i giovani nel loro progetto comunitario. La scuola che tramite il docente diventa promotrice di cittadinanza attiva mettendo sempre più a punto un metodo che si ripete ogni anno in modo routinario e semialimentato. Con un regolamento e delle prassi chiare che disciplinano il funzionamento dell’interno ciclo.

Il grande lavoro iniziale sarà ampiamente ripagato dalla soddisfazione di vedere l’utilità per persone e comunità. Nel tempo diventerà una parte integrante dell’organizzazione delle attività didattica fornendo una rilevanza concreta all’educazione civica che troverà così una sua collocazione sociale superando lo status di materia didattica esprimendo un potenziale estremamente necessario nella società attuale. Il docente, oltre a trovarsi contenuti e temi per le proprie lezioni, potrò vivere lo status di attivatore di esperienze rilevanti in termini di sport sociale creando valore per studenti e comunità.

Cosa possiamo fare se sei un dirigente sportivo

  • Fornirti una guida step by step per relazionarti con le scuole
  • Formarti per presentare il tuo modulo ai docenti
  • Darti informazioni per creare iniziative ed opportunità funzionali a tale scopo

Cosa possiamo fare se sei un insegnante

  • Presentarti le realtà del tuo territorio che propongono moduli per studenti
  • Fornirti supporto per avviare l’attività nella scuola
  • Coinvolgerti nei nostri corsi per docenti

Cosa puoi fare tu

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Autore: Claudio Massa

Per anni ho faticato a rispondere alla canonica domanda “di cosa ti occupi”, ora, a chi me lo chiede, dico con fermezza “sono un Innovatore Sportivo”. Sostengo con le mie competenze e il mio impegno la realizzazione di idee e progetti di Innovazione Sociale nello sport e nell’educazione. Praticare la cultura di impresa nell’Innovazione Sociale è un percorso che si accompagna alla consapevolezza della propria crescita personale. Pubblico contenuti con riflessioni su esperienze personali, racconti, progetti, idee, errori, esercizi, appuntamenti, materiali didattici, che hanno a che fare con lo Sport per l’Innovazione Sociale. Lo faccio per condividere le mie esperienze e favorire nuove opportunità per persone, enti, territori, aziende e professionisti che si occupano di Sport e vogliono potenziarne i benefici tramite la sua applicazione nell’Innovazione Sociale.

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