Innovatore Sportivo: Rinunciare all’impossibile VS impossibile is nothing

UNA NUOVA PROFESSIONE PUO'...

…esistere e può funzionare, dipende dal percorso di ricerca e formazione che il futuro professionista, in questo caso l’INNOVATORE SPORTIVO, sceglierà di percorrere.

Le nostre scelte vengono lette ed interpretate dalle altre persone con i loro occhi, con il loro processo di valutazione e spesso di giudizio.

Questo ci condiziona nel corso di tutta la nostra vita che, peraltro, resta sempre una e unica.

Vivere con piena soddisfazione per ciò che si realizza è tra gli obiettivi a cui, secondo me, è necessario ambire.

Ognuno visualizza e persegue la propria idea di vita e, come accennavo prima, nel crearla siamo inevitabilmente condizionati dal contesto in cui viviamo, cresciamo e ci formiamo.

Stiamo vivendo il nostro sogno o quello degli altri? Siamo protagonisti della nostra di vita o di una che hanno disegnato per noi? Circoscrivendo questa riflessione all’ambito professionale, scrivo questo articolo pensando alle tante volte in cui ho incontrato stupore e scetticismo nel raccontare a persone la mia particolare dedizione ad alcuni progetti a cui ho dedicato anima e corpo.

GIOVANI AMBIZIOSI CHE...

…desiderano inserirsi in modo rilevante e intraprendente nel processo che supporta l’educazione di bambini, giovani e famiglie sia nei contesti educativi che sportivi.

Retromarcisti, ovvero coloro che hanno il coraggio di fermarsi nel corso del loro cammino professionale per tornare indietro di qualche metro e imboccare, finalmente, la loro strada maestra, fonte di ispirazione e guida, stimolo quotidiano per energia e vitalità.

AVER ABBRACCIATO IL MONDO DELLA...

…crescita personale con letture, corsi, esperienze formative di vario genere, mi ha concesso di accedere, nel tempo, ad un modo differente di vivere le esperienze quotidiane.

Ricerco quindi con frequenza insegnamenti, lezioni, spunti di miglioramento.

L’errore è un feedback, sia quelli più superficiali e di poco conto, che quelli più rilevanti.

Proprio tramite la passione per la crescita personale sono arrivato ad approfondire sempre più il mio senso di consapevolezza e quindi a scoprire altri sbagli commessi. Difficili da percepire a prima vista ma, proprio grazie al lavoro di attenzione, ascolto e conoscenza, ho potuto raggiungerli e prenderne coscienza.

Tra questi, in pieno fermento e continua evoluzione, c’è  la sensazione di percezione della propria identità traducibile con una domanda: “Ma io sono questa cosa qui?” Mi è capitato di  trovarmi in comportamenti o a fare cose, mettere in atto gesti e azioni magari per anni che, ad un certo punto ho disconosciuto.

Come svegliarsi all’improvviso percependo grande distanza da quei comportamenti. C’è da considerare che, seppur improvvisamente disconosciuto, questo fare di tutti i giorni  dà una definizione di noi a noi stessi e quindi anche agli altri.

Altra riflessione analoga in cui molti, se non tutti, si sono trovati, magari in estate, al mare: quando si conosce qualcuno di nuovo, la domanda di rito è “che lavoro fai”?

Si delega quindi al racconto del lavoro una grande responsabilità per descrivere i connotati di una persona, quasi come se, scoperto il lavoro che una persona svolge, apprendiamo la maggior parte delle sue caratteristiche identitarie.

Difficilmente ci presentiamo raccontando il nostro sogno nel cassetto o il modo pazzesco con cui coltiviamo la nostra passione.

AL PRIMO PUNTO DI ATTENZIONE...

…c’è l’unione dei puntini, guardarsi indietro e osservare cosa emerge dall’unione dei puntini. Siamo noi? ci riconosciamo? comprendiamo perché gli altri si sono fatti una certa opinione di noi e di ciò che facciamo?

Come secondo elemento suggerisco quindi un approfondimento riflessivo di ciò che abbiamo delineato: coincide con me, con chi sono e pretendo essere? Oppure ci sono differenze? Se si quali?

Potrà quindi capitare che, nel corso della vita ci si possa trovare o ci si sia trovati a percepirsi fuori dalla propria pura strada di realizzazione. I motivi sono i più disparati, riconducibili a credenze nostre sull’impossibilità di essere felici con scelte meno popolari oppure, perché, con una scelta precisa di vita, abbiamo ripagato le aspettative che altre persone avevano su di noi. Genitori, Coniugi, Amici, Capi…

Per arrivare al fulcro del messaggio che oggi voglio lasciare, mi interessa quindi fare un riferimento al tema della rinuncia.

Rinuncio perché tutti e in primis io, a me stesso, dicono che è “impossibile”, oppure scelgo di seguire lo slogan “Impossibile is nothing” e proseguo per la mia strada?

Nel caso dell’Innovatore sportivo, si tratta solo di affidarsi al caso o ci sono modi per rispondersi e trovare coraggio e fiducia per proseguire verso l’impossibile?

Intanto una strada si definisce impossibile perché magari non esiste ancora, pensiamo a quante nuove professioni attuali esistono; se anni fa avessimo dichiarato di ambire a quell’identità professionale, probabilmente, ci avrebbero scoraggiato e additato come visionari poco pragmatici.

Quindi una buona dose di tempo la si può dedicare ad allenare la visione. Può essere utile l’innovatore sportivo? L’attivatore? Tra quanto? Perché ? A chi? Per risolvere cosa e per generare quale valore?

Ci sono un po’ di risposte che darò nel tempo, ora mi limito a dire che, sempre di più, servono facilitatori di processo sociale, possiamo chiamarli in tanti modi declinandone il nome per tipologia di contesto. Innovatore sportivo è, secondo me, colui che da qui ai prossimi anni saprà:

  • leggere i bisogni socio-sportivi del territorio,
  • guidare le realtà locali verso una professionalizzazione dell’offerta formativa sportiva,
  • progettare il modello di funzionamento economico inserendo sé stesso al primo posto delle risorse chiave,
  • praticare il proprio progetto.

Un manager sociale, sperimentale, un imprenditore di se stesso che, animato da valori e credenze tanto forti da renderlo resiliente alla sperimentazione, si applica, studia e realizza azioni di valore che lo aiuteranno ad essere ricordato.

PROFESSIONALITA’ E ATTITUDINI PERSONALI

L’innovatore sportivo può costruire hard e soft skills su attitudini personali. L’attenzione per le persone e le dinamiche sociali sono strettamente connesse alla sfera dei valori e della spiritualità del singolo individuo, su queste si possono appoggiare molte altre abilità.

UNA SKILL DA SVILUPPARE SU TUTTE

Autoimprenditorialità, arrivare cioè a comprendere e fare proprio tutto il meccanismo che sottende al funzionamento di un progetto, sostituire le proprie credenze limitanti che frenano la motivazione e l’entusiasmo, per abbracciare le nozioni che possono portare a realizzare la funzione socio sportiva. Attraverso lo sviluppo di questa competenza si arriverà a superare il senso di incertezza che spesso attanaglia e frena le azioni.

PRATICA

Praticare l’innovazione sociale sportiva sarà l’ingrediente chiave per acquisire fiducia in sé stessi, conoscere e comprendere persone, bisogni sociali, raccogliere feedback e attivarsi per essere utili a creare valore per le persone, per i territori e per la società.

Tra gli elementi da praticare c’è la ricerca di casi simili. In tutto il mondo ci sono attività e progetti di successo che possono ispirare la nostra azione o che, addirittura possono ospitare la nostra pratica, magari come volontari o tirocinanti.

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Autore: Claudio Massa

Per anni ho faticato a rispondere alla canonica domanda “di cosa ti occupi”, ora, a chi me lo chiede, dico con fermezza “sono un Innovatore Sportivo”. Sostengo con le mie competenze e il mio impegno la realizzazione di idee e progetti di Innovazione Sociale nello sport e nell’educazione. Praticare la cultura di impresa nell’Innovazione Sociale è un percorso che si accompagna alla consapevolezza della propria crescita personale. Pubblico contenuti con riflessioni su esperienze personali, racconti, progetti, idee, errori, esercizi, appuntamenti, materiali didattici, che hanno a che fare con lo Sport per l’Innovazione Sociale. Lo faccio per condividere le mie esperienze e favorire nuove opportunità per persone, enti, territori, aziende e professionisti che si occupano di Sport e vogliono potenziarne i benefici tramite la sua applicazione nell’Innovazione Sociale.

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