Lentamente ci stiamo avviando verso il periodo di “interruzione estiva”, anche in questo particolare anno non mancheranno i momenti di stacco dalla quotidianità, di interruzioni dall’applicazione lavorativa quotidiana.
Questa settimana ho ricevuto i miei primi “ne parliamo a settembre…” quindi, ci siamo quasi.
L’interruzione è un aspetto molto importante, quasi indispensabile, contiene ricchezza e, seppur breve, diverso dall’optimum che avevamo immaginato è importante prevederlo e viverlo.
Quali sono, a mio avviso, i tre motivi preziosi per cui l’interruzione estiva è necessaria.
- FISIOLOGICO. Sportivamente parlando mi riferisco al recupero lungo, ovvero quel tempo regalato al corpo per perdere totalmente la memoria del suo stato di forma consentendo a tutti i microorganismi che lo compongono di ritrovare il pieno vigore. Garantirsi un recupero completo. Ognuno ha il suo modo personale di recuperare sia mentalmente che fisicamente, l’importante è perseguire questo scopo.
- IL VAGARE DELLA MENTE. Vacantis, da questo termine latino arriva il nome Vacanza. L’immagine che evoca è significativa, togliere il recinto che contiene i nostri pensieri per farli andare liberi. In questo io trovo bella l’esplorazione che la mente può arrivare a realizzare. Spaziare nella fantasia, lasciarsi portare ed ispirare, magari accompagnati da letture un po’ diverse da quelle che facciamo durante l’anno.
- SCRIVERE. Avere sempre con sé un taccuino, su cui annotarsi i pensieri è una cosa che mi piace realmente fare. Non possiamo sottrarci alla nostra identità di Condottieri Coraggiosi e il periodo di pausa può essere un grande momento di raccolta di intuizioni, idee, spunti. Armatevi di penna e partite!
Buona pausa a tutti…