Mi presento
Ciao, sono Claudio,
per anni ho faticato a rispondere alla canonica domanda "di cosa ti occupi", ora, a chi me lo chiede, dico con fermezza "sono un Innovatore Sportivo".
Le esperienze professionali e di vita, i successi e i molti fallimenti mi hanno aiutato a mettere a fuoco sempre meglio la mia direzione.
Lo sport, declinato all'interno delle attività di terzo settore, in una dimensione imprenditoriale sono la mia risposta. Un professionista che utilizza competenze imprenditoriali per raggiungere obiettivi che sappiamo generare profitto e impatto sociale, il tutto attraverso lo sport.
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Lo sport sarà protagonista sia come strumento di pratica esperienziale che come contesto sociale di attuazione dell’innovazione sociale.
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Ti presento il mio progetto
Vision
Missione
- Creare una nuova cultura professionale dello sport relativamente al valore sociale che può produrre.
- Dare vita ad un processo di affermazione di una nuova categoria professionale gli INNOVATORI SPORTIVI.
- Generare e dimostrare con evidenze tangibili i risultati dei processi di innovazione sportiva in termini di impatto sociale in Italia, in Europa e nel Mondo.
- Contribuire a generare valore per bambini e giovani attraverso la sensibilizzazione all'attività sportiva.
- Contribuire all'arricchimento e alla crescita del sistema italiano di Società Sportive Dilettantistiche, Enti di Promozione Sportiva, Federazioni sportive e Coni.
Progetti e attività
La mia dimensione professionale di riferimento, è un’agenzia educativa che ho fondato di cui oggi sono socio. Oltre a funzioni più istituzionali mi dedico nello specifico al settore dedito ai progetti e alle attività di Innovazione Sociale.
- Coach di Quartiere - Inclusione sociale tramite sport e volontariato giovanile
- Impatto Sport - Servizi di Responsabilità Sociale e CSR per enti ed Aziende
Opes Lombardia - Terzo Settore
CONI Lombardia
Membro della Commissione Sport e Innovazione Sociale del CONI Lombardia
A chi mi rivolgo
Penso che il futuro riserverà grande spazio a tutti coloro che sapranno interpretare lo sport e la sua utilità sociale per generare valore coniugandolo con il fare impresa.
I temi dell’imprenditoria sociale nel terzo settore saranno da governare e serviranno professionisti.
Me li immagino tra i 25 e i 50 anni, laureati magari in fase di un proprio rinnovamento formativo, oppure manager di aziende che scelgono una nuova dimensione di applicazione della propria professionalità.
Vedo anche gruppi di giovani, cresciuti insieme in una società sportiva che sognano di proseguire il progetto territoriale per realizzare un nuovo modello di gestione dello sport locale.