PRENDERSI IN CARICO UN TARGET CON UN PROGETTO

Lo sport come strumento per agire effettivamente sui bisogni delle persone

Prendersi in carico il target, spiegazione

Dal mio puto di vista l’azione pratica, il fatto accaduto, è espressione unica dell’intenzione; agire un’idea un proposito lo trasforma in effettività. Ecco che anche per gli obiettivi di carattere sociale sapere ricercare una dimensione che punta all’azione immediata, concreta, realizzativa, rappresenta il vero progetto sociale.

Agire per occuparsi di disagio, fragilità, vulnerabilità è realmente complesso e difficile, tra le maggiori criticità c’è la forza e la capacità necessaria per superare i tanti propositi e trasformali in azioni.
Si dice che da proposta si passa a progetto quando si intercettano le risorse per rendere le azioni sostenibili. Le risorse sono ANCHE quelle economiche, ma non solo. Ci sono di base quelle sociali, delle persone che sanno occuparsi e prendersi la responsabilità di supportare una fragilità.

Da questo punto di vista lo sport ha un potenziale immenso, nella stragrande maggioranza dei casi è amato da tutti sia dai potenziali beneficiari che da chi ha il compito di prenderli in carico.

Superare le intenzioni e mettere in campo ogni azione utile a realizzare un’azione rilevante verso il target, questo è ciò che intendo per occuparsi effettivamente di un bisogno sociale. Io sono attivo per farlo attraverso lo sport.

REMIND: con lo sport hai una buona arma per prenderti in carico un target con successo.

La funzione dell’imprenditoria

Siamo elementi all’interno di un sistema complesso e nell’ambito del welfare dobbiamo avere ben presente che il primo livello di intervento è quello del primo settore ovvero della “cosa pubblica”. Lo stato può agire sempre con una modalità di tipo “generalista”, attraverso riforme che possano favorire azioni molto ampie, collettive, in grado di poter garantire a quante più persone strumenti e misure di supporto sociale.

Questo vale anche per i target più fragili. L’attenzione generale del 1° Settore è indubbiamente rilevante ma può rappresentare anche un’alibi al prendersi in carico un determinato bisogno sociale. Ci si mette molto poco a richiamare tali misure e definirle come insufficienti, inadeguate, obsolete, etc.

In realtà torniamo al punto in premessa, serve superare questa dimensione ed agire la vera caratteristiche di 3° settore, fare davvero l’Innovazione Sociale. A questo ambito afferiscono organizzazioni locali di dimensioni modeste quindi più agili e più in grado di poter essere attente nello specifico ad un determinato bisogno sociale di un target specifico di beneficiari.
La vera nuova forza della dimensione attuale del terzo settore dentro cui io inserisco a pieno merito lo sport, c’è la possibilità e la capacità di scambiare beni e servizi per realizzare il proprio scopo sociale.

Una vera opportunità di convertire la schematizzazione gerarchica che poneva il terzo settore al 3° posto nella successione di risposta ai bisogni ed oggi lo colloca invece al fianco del Secondo settore come alternativa a cui rivolgersi per realizzare uno scopo sociale.

Una dimensione dal potenziale enorme che apre addirittura a fenomeni di imprenditoria sociale. Si può quindi pensare di utilizzare la spinta di un’impostazione imprenditoriale per realizzare e potenziare il perseguimento di finalità sociali capaci di migliorare il bene comune, il valore condiviso.

Che questo possa essere un incentivo a prendersi in carico concretamente determinate aree di bisogno e categorie di persone fragili! Sopratutto per chi, spinto da valori e vocazione personale, sente un trasporto verso la realizzazione di progetti sportivi di utilità sociale.

Si!

Può essere una professione, possono esserci le possibilità per poter progettare la propria dimensione professionale ed imprenditoriale all’interno di tale sistema. Il primo passo sta nell’agire la presa in carico nel mettere in pratica una soluzione per un target di bisogno progettando intorno a tale azione una dimensione di sostenibilità a matrice imprenditoriale/sociale.

REMIND: Lo sport è anche Imprenditoria sociale.

La triplice opportunità

Di recente ho avuto modo di parlare spesso di causa sociale, di come questa sia fortemente legata agli scopi individuali e del gruppo di persone che scelgono di condividerla e perseguirla. Tra le sorprese più rilevanti del prendersi in carico una categoria sociale di persone, di agire con ferma intenzione di voler trovare una soluzione concreta per loro, c’è quella della condivisione del viaggio. Molto spesso possiamo incontrare persone che vogliono condividere il nostro stesso scopo, aiutarci per quello obiettivo. Il valore che spesso incontro nel terzo settore, ancor più in progetti con lo sport protagonista, è che posso trovare supporto e sostegno su più livelli. Posso trovare volontari, che scelgono di scambiare qualche ora del loro tempo per lo scopo del mio progetto o per qualche motivazione che scoprono all’interno delle modalità con cui è organizzato; riesco a includere professionisti che con una motivazione molto forte danno il 120% del loro impegno perché motivati anche dagli scopi progettuali; posso addirittura permettermi di accogliere imprenditori che in ragione dello scopo sociale preferiscono destinare attenzione e risorse ad un progetto di stampo sociale proporzionando aspettative in ragiona anche del valore sociale generato per gli altri e anche per sè.

Questa triplice opportunità è assente nei primi due settori e conferisce quindi al 3° settore una grande e vigorosa potenzialità.

REMIND: Agire la presa in carico allarga la possibilità di trovare persone e risorse per condividere il viaggio.

Le 10 tips SocioSportive

  1. Gli sfigati. Sono proprio loro, quelli che non vuole nessuno, ad avere più bisogno e a fare più fatica. Proprio per questo occuparsene è di grande valore.
  2. Oltre la pietas. Agire per portare valore
  3. Sport per tutti. Si? Entriamo bene nel concetto e cerchiamo di comprendere come renderlo reale
  4. Condividi ciò senti. Se parli del tuo amore per un target, della tua voglia di essere di aiuto e supporto, se lo racconti, può capitare che tu possa trovare alleati e opportunità
  5. Il tuo target. Comprendi quale può essere il tuo target prediletto, su cui ti senti confident e
  6. Inizia facendo in piccolo. C’è sicuramente uno spazio in cui fare un’attività sportiva insieme ad altri vicino a casa tua, proponila e inizia a farla
  7. Raccogli info sul welfare specifico. Quali sono le misure attive di welfare previste per il target di cui vuoi occuparti? indagale, immaginale.
  8. Perseguire Credibilità. Spesso, ai target fragili hanno promesso tante cose, diciamo loro ciò che faremo per e con loro, facciamo per loro ciò che gli abbiamo detto che avremmo fatto.
  9. Cerchiamo altri progetti. Studiamo e comprendiamo da casi reali come poter prendersi carico di un target: https://www.crazyforfootball.org ; https://www.colgatewomensgames.com
  10. Solving mindset. Il mondo dello sport ha bisogno di novità, il tuo progetto può essere una soluzione rilevante per rilanciarlo

Conclusioni: perché lo sport-sociale può occuparsene

Il grande potenziale attrattivo dello sport è elemento da considerare per agire sul nostro target prediletto, se fino ad oggi sei stato titubante nel proporre azioni di supporto, magari proprio immaginandoti una proposta sportiva, puoi prendere lo slancio che ti mancava.

La strada della condivisione delle intenzioni può portare grande valore di aggregazione, di sostegno, di motivazione a perseguire sempre più seriamente il proprio scopo.
Agiamo le intenzioni, differenziamoci perchè passiamo dalla pre-occupazione ad occuparcene concretamente. Si può partire in piccolo, vicino a casa, in condizioni molto facilitate per noi e per il primo target di progetto, avremo poi tempo di allargare le iniziative e le dimensioni progettuali.

Per migliorare insieme, indicami la tua tematica prediletta: Su quale temi ti piacerebbe essere informato/aggiornato?

Indicami qui sotto tutte le tue preferenze:

Se vuoi darmi un tuo parere sui temi trattati nell’articolo scrivi pure nei commenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Autore: Claudio Massa

Per anni ho faticato a rispondere alla canonica domanda “di cosa ti occupi”, ora, a chi me lo chiede, dico con fermezza “sono un Innovatore Sportivo”. Sostengo con le mie competenze e il mio impegno la realizzazione di idee e progetti di Innovazione Sociale nello sport e nell’educazione. Praticare la cultura di impresa nell’Innovazione Sociale è un percorso che si accompagna alla consapevolezza della propria crescita personale. Pubblico contenuti con riflessioni su esperienze personali, racconti, progetti, idee, errori, esercizi, appuntamenti, materiali didattici, che hanno a che fare con lo Sport per l’Innovazione Sociale. Lo faccio per condividere le mie esperienze e favorire nuove opportunità per persone, enti, territori, aziende e professionisti che si occupano di Sport e vogliono potenziarne i benefici tramite la sua applicazione nell’Innovazione Sociale.

Potresti essere interessato anche a:

DAI ENERGIA ALLA TUA MAIL:
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

CERCA NEL BLOG

VIENI IN GIRO CON ME

IL PODIO DEL MESE

Innovazione Sportiva LIVE